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Dà un pò l'impressione di essere un argomento trito e ritrito, ma pur rischiando di fare parecchi strafalcioni, eccomi a dire la mia anche su cose che non mi competono per nulla ( cosapevole che alla peggio, vi sarete fatti 4 risate).
é tempo di cieli Azzurri, di tramonti africani, e trombette impazzite. Sì, sto parlando dei Mondiali di calcio.Un avvenimento commerciale per molti, controverso per alcuni, mortalmente noioso per altri. O forse no. Perchè sono sicera, a me diverte un sacco! Così come accade ogni 6 anni con le Olimpiadi, nonstante i classici sintomi del " lavoratore sull'orlo di una crisi di nervi" e i 40 gradi che ti sorridono dalla finestra, come per magia, si dimenticano i sudori estivi, e ci si trasforma in imperturbabili guru, davanti alla tv. E sì, io sono l'esempio vivente di donna, che di calcio non ne capisce un tubo, ma che se la senti parlare in questi giorni, sembra un hooligan impazzita! Io sorrido sempre quando durante le Olipiadi,sport come il Tiro al Piattello, senza offesa per il piattello, diventano argomento di tesi universitarie. Per non parlare dei cronisti. I peggiori sono quelli dei tuffi: voci stridule del tubo catodico,da cui all'improvviso pendono le labbra del mondo. Non sai a chi appartengono, ma da un personale fastidio sentire come commentano acidamente la performance del povero atleta, ancora sul trampolino! E se mi concedete di nuovo il paragone con i Mondiali,beh, vi siete mai soffermati ad ascoltare i commenti dei telecronisti? Di solito no vero?Ma in questi giorni sapete tutto, lo so che è così! E non lo dico con ironia, ma come una che ieri sera commentava la partita Brasile Corea come PieroAngela parla degli Assiri. Un mio caro amico mi ucciderebbe per questo post: come si fa a dichiarare la supremazia di una nazione su un'altra, in base a come calcia un pallone? Certo sarebbe follia pura, ma non è questo il punto. Sebbene lo spirito sporivo per molti versi si sia dileguato, non è la supremazia che conta, ma lo stare insieme. Riuniti a casa dell'amico, del parente, come avveniva un tempo solo in situazioni eccezionali, come lo sbarco sulla luna o la prima trasmissione tv! Ricordo 4 anni fa la sera della finale: ero in bicicletta per il lungo mare di viareggio, e intorno a me non c'era nessuno. Le strade deserte, le spiagge immacolate, il tramonto che beatamente si godeva il meritato riposo. Sarò ingenua, ma lo trovai stupefacente. Tanto quanto la vittoria dell'Italia. Se ci ripenso, ancora non ci credo! Se tanti problemi ha il nostro Paese, perchè non provare a godersi la semplicità di un momento in cui credo e spero, non si giochi solo per i soldi! E se poi si perde, certo un pò di amarezza non si può evitare e sì, l'emozione di tifare la propria squadra non è più la stessa, ma i colori, i profumi, non cambiano un poco in questo mese?
L'unica vera nota stonata nella bella colonna sonora dei Mondiali, è che quest'anno si giocano in un Paese che sembra essere stato scoperto solo ora. E che finita la festa, temo tornerà nel dimeticatoio. Non intendo fare la morale a nessuno, ma sarebbe bello che la coppa del mondo quest'anno la vincessero loro, quei bimbi che il mondo cel'hanno negli occhi, ma che per colpa nostra ha il colore del fango. Sarebbe bello che si colorasse d'oro, di rosso, di verde, d'azzurro, dei colori che sappiamo essere parti di quei tramonti d'Africa che sono pieni di Storia.
In bocca al lupo a tutti, ragazzi, e un abbraccio virtuale alla famiglia Mandela e al loro giovane caro scomparso.
é tempo di cieli Azzurri, di tramonti africani, e trombette impazzite. Sì, sto parlando dei Mondiali di calcio.Un avvenimento commerciale per molti, controverso per alcuni, mortalmente noioso per altri. O forse no. Perchè sono sicera, a me diverte un sacco! Così come accade ogni 6 anni con le Olimpiadi, nonstante i classici sintomi del " lavoratore sull'orlo di una crisi di nervi" e i 40 gradi che ti sorridono dalla finestra, come per magia, si dimenticano i sudori estivi, e ci si trasforma in imperturbabili guru, davanti alla tv. E sì, io sono l'esempio vivente di donna, che di calcio non ne capisce un tubo, ma che se la senti parlare in questi giorni, sembra un hooligan impazzita! Io sorrido sempre quando durante le Olipiadi,sport come il Tiro al Piattello, senza offesa per il piattello, diventano argomento di tesi universitarie. Per non parlare dei cronisti. I peggiori sono quelli dei tuffi: voci stridule del tubo catodico,da cui all'improvviso pendono le labbra del mondo. Non sai a chi appartengono, ma da un personale fastidio sentire come commentano acidamente la performance del povero atleta, ancora sul trampolino! E se mi concedete di nuovo il paragone con i Mondiali,beh, vi siete mai soffermati ad ascoltare i commenti dei telecronisti? Di solito no vero?Ma in questi giorni sapete tutto, lo so che è così! E non lo dico con ironia, ma come una che ieri sera commentava la partita Brasile Corea come PieroAngela parla degli Assiri. Un mio caro amico mi ucciderebbe per questo post: come si fa a dichiarare la supremazia di una nazione su un'altra, in base a come calcia un pallone? Certo sarebbe follia pura, ma non è questo il punto. Sebbene lo spirito sporivo per molti versi si sia dileguato, non è la supremazia che conta, ma lo stare insieme. Riuniti a casa dell'amico, del parente, come avveniva un tempo solo in situazioni eccezionali, come lo sbarco sulla luna o la prima trasmissione tv! Ricordo 4 anni fa la sera della finale: ero in bicicletta per il lungo mare di viareggio, e intorno a me non c'era nessuno. Le strade deserte, le spiagge immacolate, il tramonto che beatamente si godeva il meritato riposo. Sarò ingenua, ma lo trovai stupefacente. Tanto quanto la vittoria dell'Italia. Se ci ripenso, ancora non ci credo! Se tanti problemi ha il nostro Paese, perchè non provare a godersi la semplicità di un momento in cui credo e spero, non si giochi solo per i soldi! E se poi si perde, certo un pò di amarezza non si può evitare e sì, l'emozione di tifare la propria squadra non è più la stessa, ma i colori, i profumi, non cambiano un poco in questo mese?
L'unica vera nota stonata nella bella colonna sonora dei Mondiali, è che quest'anno si giocano in un Paese che sembra essere stato scoperto solo ora. E che finita la festa, temo tornerà nel dimeticatoio. Non intendo fare la morale a nessuno, ma sarebbe bello che la coppa del mondo quest'anno la vincessero loro, quei bimbi che il mondo cel'hanno negli occhi, ma che per colpa nostra ha il colore del fango. Sarebbe bello che si colorasse d'oro, di rosso, di verde, d'azzurro, dei colori che sappiamo essere parti di quei tramonti d'Africa che sono pieni di Storia.
In bocca al lupo a tutti, ragazzi, e un abbraccio virtuale alla famiglia Mandela e al loro giovane caro scomparso.