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Ciao a tutti! Eccomi di ritorno tra le braccia della mia casetta reggiana, ( in questi giorni un poco scosse per fare spazio ai nuovi e colorati mobili dell'Ikea). Siamo ancora in agosto ma già l'aria è passata dal profumo della salsedine a quello delle prime foglie che cadono pigre sull'asfalto. E dei rientri, altrettanto pigri, alla vita di tutti i giorni. Ma sapete io ho sempre adorato Settembre. Al di là dei terribili e pruruginosi primi giorni di verifiche a scuola( perchè il rivedere i compagni e quanti i capelli ti siano cresciuti con il mare, è sempre una gioia), se settembre fosse un bevanda sarebbe un thè alla pesca, da sorseggiare sul balcone, attendendo di avvolgersi in una fresca copertina di lino. Ora vi starete chiedendo cosa c'entri questa introduzione con il titolo che ho dato al mio post. Beh ho finalmente terminato con la classica piacevole malinconia di chi legge una storia meravigliosa, la trilogia di FAIRY OAK. Ve l'avevo già citata ma qui voglio parlvene con calma. E consigliarla a bambini e genitori, ragazze e ragazzi e papà, distrutti da una giornata di lavoro. Romanzi scritti con una dolcezza e un suono dolci come Vaniglia e Pervinca, le due gemelle tanto simili e tanto diverse tra loro, che con l'aiuto di SEFELICETUSARAIVDIRMELOVORRAI,nonchè fata-tata Felì, ci portano nel meraviglioso villaggio di Fairy Oak. Dove Oak non è altro che Quercia, vecchissima e pettegolina, che sono sicura se fosse fuori dal mio giardino, allaccerebbe un'infinita discussione con la mia nuova libreria. Concludendo poi che con le librerie non si può parlare. Sanno tutto loro! Scherzi a parte, quando iniziaranno i classici pomeriggi da nodi, per citare la scrittice, bussate alla porta di Zia Tomelilla. e se non avrà gli occhi a forma di BATTIPANNI ( le streghe lo sanno fare), sedetevi su una mollica di pane. Avrà una splendida storia da raccontare...