martedì 28 dicembre 2010

Buon compleanno...


Oggi è il compleanno della mia mamma. E siccome ci sente sempre più vecchi di un anno le ho dedicato una giornata da giovanissime! Dal compleanno dell'anno scorso ho iniziato la piccola tradizione di portarla con me al cinema a vedere un film della Disney (cosa che da bambina facevo sempre con mio papà) e sapete, mi pento di non averlo fatto prima!
Si ha sempre così poco tempo... forse, sarà perchè a iniziare presto a sgambettare fuori dal nido e ogni tanto la paura del vuoto si fa sentire e allora ci si riaggrappa con il pensiero ai rassicuranti momenti in cui qualcuno ti allacciava la cintura del seggiolone e tu non dovevi far altro che cadere addormentato. Ma se devo pensare ad un regalo per la mia mamma (già che siamo in periodo), non credo ci sia niente di più bello che rivivere le gioie passate di quando si era bambini. Passato il periodo della ribellione post brufolo, torna inesorabile un incredibile bisogno di... famiglia. Non mi credete eh? Beh , vedremo. Sapete la mia mamma è sempre stata una mamma presente, ma molto frettolosa. Fa dieci cose insieme e tutte col fiatone, ma mai una per lei stessa. E finchè litighi ogni giorno per i calzini da lavare, la tavola da sparecchiare, i cani da portare a passeggio... come te ne accorgi? La vedi stanca e non capisci il perchè. Poi diventi grande, comprendi le sue fatiche e vederla sorridere rilassata davanti a un film che ne tira fuori tutta la sua innocente freschezza beh, vi posso assicurare che per una figlia è un dono meraviglioso. E se più vado avanti e più mi convico che di cose poche e semplici un uomo ha bisogno, mi auguro un giorno di poter essere come lei: unicamente scompigliata e meravigliosamente dolcissima.

lunedì 27 dicembre 2010

In rotta, verso Aslan


Terzo capitolo della saga delle Cronache di Narnia, terza avventura per i fratelli Pevensie. Divisi dalla guerra e dall'età, i fratelli minori Lucy ed Edmund vengono affidati per l'estate alle famiglia dell'odioso e piagnucoloso cugino Eustace. Difficoltà alla quale si sommano quelle del periodo adolescenziale: Lucy ed Edmund sono cresciuti ma per entrambi riecheggia tentatrice e maliziosa, l'ombra dei maggiori Susan e Peter, modelli di bellezza e forza. E al ricordo delle loro origini regali nel regno di Narnia, la comune e per niente affatto gentile vita quotidiana non fa altro che accrescere il Lucy ed Edmund, il desiderio di essere quello che non sono. Quasi a risposta delle loro preghiere, Narnia fa sentire il proprio richiamo che in questo episodio si materializza sotto forma di..un quadro. Un attimo prima Lucy Edmund e il lagnoso cugino si trovano in una camera da letto, un attimo dopo si trovano a nuotare nell'acque limpide del Regno di Lewis. A "pescarli", il giovani principe Caspian in viaggio su un veliero alla ricerca del padre perduto. Tornati nelle vesti di Re e Regina di Narnia, Lucy ed Edmund sono elettrizzati dalla nuova avventura. Un pò meno il cugino Eustace, vero mutaforma della storia che, addestrato e soprattutto svezzato dal saggio topolin soldato Reepicheep, si trasformerà in eroe insperato. Fortissimo anche in questo capitolo, il messaggio cristiano, religione sulla quale il romanzo di Lewis pone le sue radici. La terra di Aslan come terra promessa dei giusti e dei puri di cuori, una stella blu che ad indicarne la rotta, ed il malvagio che ne impedisce il traguardo, altro non è che il peccato."L'invisibile che diventa visibile", si muove come una polvere che tutto nasconde e che tutto giustifica. Forse il pubblico più giovane farà fatica a cogliere la metafora della nube che rapisce l'uomo e lo porta nell'antro del male, ma che gli orribili serpenti marini altro non siano che mostri generati dalla paura, questo è un messaggio chiaro. Così come evidente e commovente è l'addio di Aslan alle porte del suo Regno. Quando Lucy chiede ad Aslan se lo rivedrà mai nel suo mondo così il leone risponde" ...Ci sono, ma là ho un altro nome. Dovete imparare a conoscermi con quel nome. Questa era la vera ragione per cui siete stati portati a Narnia, perché conoscendomi qui per un poco, potrete conoscermi meglio là... »".
Rivelato il senso della loro avventura, anche Caspian, a pochi metri dal padre perduto, comprende il senso della sua: di dover guardare a ciò che gli è stato dato: non a quello che gli è stato tolto deve pensare, ma a quello che gli è stato dato. Non è ancora tempo per conoscere il Regno di Aslan, non per lui. Chi invece potrà solcare l'onda della Terra Promessa è il prode Reepicheep: cuore puro che non ha niente a che vedere con i pochi centimetri d'altezza. Con lacrime che anche lo spettatore fatica a trattenere, Lucy saluta per sempre la sua Guida. é tempo, insieme a Edmund di diventare Sovrani della propria vita. Ma non è un addio che vale per tutti: qualcuno dovrà tenersi pronto ad un nuovo ritorno e se volete scorpire di chi sto parlando non vi resta che tuffarvi nel mare davanti a voi. Circondato da una cornice dorata sopra il camino della vostra cameretta, naturalmente.

sabato 25 dicembre 2010

Semplicemente Buon Natale...


C'era una volta un abete incantato che ogni anno allo scoccare della mezzanotte del 24 dicembre si illuminava di luci dorate. Gli uomini, sfiniti dalle difficoltà della vita, d'un tratto si fermavano lì dov'erano. Chi in macchina, in mezzo al traffico, chi nella proprie case a finire di rammendare, chi nel buio del proprio ufficio... e con il naso puntato al cielo d'un tratto lo vedevano: illuminato di una luce divina, l'abete ricordava loro di fermarsi perchè quella stessa notte, sotto un cielo non troppo lontano, un'altra luce stava presentando al mondo il suo più grande dono. L'amore. Ed è l'amore, fatto carne come noi, da allora ad oggi viene celebrato, ricordato, ravvivato. E a rischio di sembrare banale questo io desidero augurare, silenziosamente ma intensamente, ad ognuno di voi: che l'Amore si ravvivi nei vostri cuori e nelle nostre menti. Perchè troppo e sempre la vita ci porta altrove, a richiedere l'attenzione di oggetti inanimati, di sogni che ben poco sanno di infanzia, di parole stampate e pronunciate dalla luce sì, ma di uno schermo. La smania del domani fa annegare l'oggi in un oceano di attese insoddisfatte, come se quello che già abbiamo non fosse mai abbastanza Amore. Smettiamola, almeno oggi. In questo giorno che non vorremmo mai scivolasse via fermiamoci davanti al bagliore dorato del nostre case, che mai come in questo periodo sono bellissime. E senza sentirci troppo in colpa, accoccoliamoci sul divano insieme ai nostri amici e parenti, magari cullati dal canto delle dolci note della Festa. Molto poco ci vuole per far rinascere la semplice e inesauribile gioia del Natale. E come un lumino farla restare accesa per il successivi 364 giorni che ci separano da Lui.

Auguri. Di cuore.