Una buffa, stonata, semplice poesia. Per ricordare quanto difficile talvolta sia, essere mamme con figli, mariti e fornelli, senza impazzire, ma sembrando gioielli!
Auguri...
e
grazie...
A chi mamma lo è già e a chi, tra poco, lo sarà.
A chi mamma lo è da un pò e che "quasi, quasi in pensione me ne vò!"
A chi mamma non è potuto diventarlo, ma che di esserlo da sempre, ha sentito di saperlo.
A chi forse non si dice mai all'altezza e a chi invece lo prova con fermezza.
A mamme chiocce o brontolone e a quelle... sempre tenerone!
A mamme precisine e impomatate, o imbranate e spettinate.
A quelle amiche che insieme a te, fanno shopping, capelli e pausa caffè.
A mamme chiodi, viti e martello: con loro all'Ikea è sempre più bello!
A mamme sole, casalinghe 0 lavoratrici: esempio di virtù, fate incantatrici.
A mamme che strillano, sussurrano o canticchiano: leggete i loro cuori, è per voi che scintillano.
Alle mamme i cui abbracci san di latte e cioccolato: di notte sappiate, fanno il cielo zuccherato.
A quegli occhi che se così grandi abbiamo, sono dono di regina che un dì ci ha regalato.
Ed infine alla mia mamma, eterna custode di sogni e pensieri, Grazie di cuore, da questi miei pochi, ma veri.
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