Il giro di chiatarra c'è, i missili e le mitraglie nascoste negli specchietti retrovisori, pure. La missione per salvare il mondo da una terribile minaccia è irrinunciabile, mancherebbe solo Sean Connery in smoking e cravattino, ma al suo posto c'è... Cricchetto!
No amici, non è una barzelletta, ma la nuova scoppiettante spy-avventura dei nostri amici della Route 66. Protagonista (molto sconfusionato e incredulo), proprio il simpatico Carl-Attrezzi, sdentata spalla nonchè migliore amico del sempre un pò troppo arrogantello Saetta Mc Queen. In quest'avventura ai confini di tre splendide città, Tokyo, Londra e un'italianissima Porto Corsa (fusion immaginario tra Porto Fino e Capri) i particolari a quattro ruote si sprecano sullo schermo. Tanto che più d'una volta sarebbe stato necessario un fermo-immagine per coglierne le infinite sfaccettature. Come pluri dettagliati sono anche le new entry del film: dall'affascinante spia dall'onorata carriera Finn Mc Missile, alla giovane e scattante collega Holley Shiftwey; dai parenti di Guido, zio e Mama Topolino (doppiati nientemeno che da Franco Nero e Sophia Loren), per finire con un'auto da Gran Premio molto sbruffoncella (Francesco Bernoulli) e un cattivo tutto da scroprire (altrimenti che spy story sarebbe?)
E Mc Queen vi chiederete? Ecco, se i pro ve li ho presentati, uno dei contro sta nel forzato rallentamento della stella nascente della corse, che da protagonista di Cars uno, si ritrova a guardare l'azione sullo sfondo. E per la precisione, sull'asfalto di una gara automobilistica voluta per sponsorizzare una formula di benzina ecologica. Tematica politically correct che pergiunta si colora di tinte decisamente scure, quando d'un tratto si scopre che l'evento è stato organizzato da "vecchi rottami" allo scopo di far fuori (letteralmente) le "nuove fiamme" dell'industria automobilistica. Scelta un pochino pretenziosa per un pubblico di bambini? Abbastanza.
Le scene d'azione non hanno nulla di meno di una performance alla James Bond e forse il problema di Cars 2 sta proprio nel volere raccontare una storia adulta attraverso gli innocenti specchietti retrovistori di Mc Queen Cricchetto e company. Personaggi che, seppur con una sceneggitura molto più semplice e lineare, avevano ragalato agli spettatori di Cars uno momenti di pura comincità sin dalle primissime apparizioni. Ma che, purtroppo in questo caso, oltre a far ridere poco, si trovano invischiati in un sottotesto di violenza davvero fuori luogo. Senza nulla togliere alla straordinaria maestria di cui i talenti Pixar sono capaci (e ce l'hanno dimostrato anche solo nella scena del WC Giapponese), forse il rombo dei motori ha disperso nell'aria un pò di quella magia Disney senza la quale volare è sempre molto difficile.
Ma, in attesa della prossima fatica dei nostri eroi (dicasi altrimenti Brave), godiamoci senza impegno gli straordinari panorami di Cars 2: perchè, si può anche perdere una corsa, ma dopo anni di successi e meraviglie, nei nostri cuori, il traguardo è stato tagliato da un pezzo!
PS:e siccome anche l'orecchio vuole la sua parte, non perdetevi la colonna sonora... da veri 00Pixar!