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Cleo è una dea egizia. O meglio, una micia. Una micia dal folto e lucido pelo nero e dalla disarmante personalità. Entrata nella vita di Helen nel momento peggiore della sua vita, si rivelerà la cura migliore per il suo cuore ormai in pezzi. La domanda che nasce incontenibile sin dalle prima battute è: può l'amore di una gatta alleviare il dolore per la perdita di una persona cara? Può un invadente scricciolino di pochi mesi posarsi come caldo miele sul cuore straziato di una madre? Senza contare che la persona in questione non si considerava per niente "tipo da gatti"? La risposta signori è sì. Perchè, per parafrasare l'autrice: non è la famiglia che sceglie il gatto, ma l'esatto contrario!
Romanzo delicato e commovente come solo la vita vera può essere, Cleo racconta la realtà di una famiglia: le sue lotte, i suoi dolori, le sue conversioni e le sue rivincite. Ognuna della quali vegliate giorno per giorno da uno speciale angelo custode.
Da svergognatissima amante degli animali, il cucciolo nero stampato sulla copertina di Cleo mi aveva conquistata ancora prima delle sue pagine, ma il mio personale consiglio alla fine della fiera è il seguente: mai giudicare un romanzo dal suo cucciolo. Potrebbe condurvi non solo ad un acquisto impulsivo, ma ad una lettura inesorabilmente e squisitamente avvincente! Caldamente consigliato a chi non si ritene "tipo la libro" e naturalmente a chi pensa che i gattini stiano bene solo sui calendari. Grandi a Due Zampe, attenti a voi!