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Stappato lo champagne, appeso il vischio alla porta, divorati i dodici grani d'uva fortunati prima dello scoccare della mezzanotte, eccoci qua, da cinque giorni, graditi ospiti del nuovo anno. E tra rimpianti e malinconie per le vacanze che stanno volando via, ci si ritrova sazi e un poco spaventati di fronte ad altri misteriosi dodici mesi. C'è chi ha consultato certosino ogni singolo oroscopo pubblicato ( confesso, un occhio l'ho buttato anche io ) trovando fastidiose invasioni di Saturno, saltuarie visite di Venere che fa l'occhiolino e scappa con Giove (veterano cornificatore di tutti gli astri messi insieme) e tra previsioni catastrifiche o decisamente troppo generose di sesso, soldi e salute, c'è solo una cosa da dire: "speriamo che il nuovo anno faccia un pò meno schifo di quello passato!!" ( pater docet). Io non so voi, ma preferisco non sapere. Mi auguro e vi auguro solamente di essere sereni, di avere un pò più di fiducia in sè stessi, di essere "generosi nell'ascolto e lenti nella parola". Di avere la pazienza di attendere i giusti tempi, e per chi invece ha la fortuna di non dover più aspettare, di cogliere l'attimo! Probabilmente, Dio volendo, tra dodici mesi saremo ancora tutti qui a dire le stesse cose, ma con la speranza che almeno la metà dei nostri sogni si siano trasformati in scarpette di cristallo infrangibile, con le quali camminare a grandi falcate verso la nostra vita. Gettando via gli oroscopi , sicuri che ciò di cui abbiamo bisogno ce l'abbiamo già. Oggi, domani e per sempre.
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